Falconer
(Stefan Weinerhall)
di: 
Edoardo Baldini
24/10/2006



 

Dopo essersi riuniti con il primo cantante, gli svedesi Falconer pubblicano la quinta fatica Northwind per Metal Blade Records. A parlarne a RockLine.it è il chitarrista e mente del gruppo Stefan Weinerhall, che racconta i retroscena dell'album...


E.B. - Ciao Stefan, come va? Prima di tutto congratulazioni per il nuovo Northwind, mi è davvero piaciuto. Quanto avete impiegato per comporlo e come avete proceduto?

Stefan - Beh, l’ho scritto nello stesso modo che uso solitamente. Devo dire che quest’album mi è risultato abbastanza semplice da comporre perché è stato come se le idee uscissero da un armadio che le aveva imprigionate per lungo tempo. Il nostro ritorno allo stile precedente mi ha fatto sentire a casa nuovamente e avevo veramente tante idee. Il processo di composizione è semplice: quando mi viene qualche spunto, lo registro e infine faccio il demo delle canzoni complete. Solitamente non scrivo brani completi ma solo idee e parti che successivamente adatto tra loro. Non mi sforzo mai di scrivere se non sono ispirato. Se non c’è ispirazione mi annoio a provare. La mia è fretta o pigrizia…chiamala come vuoi…

E.B. - Cos’è successo dopo Grim Vs Grandeur? Come hai detto tu stesso Northwind vi ha riportati al sound dei primi albums…

Stefan - Io continuo a pensare che Grime Vs Grandeur sia stato un album davvero valido ma dopo un po’ ho iniziato a sentire che non l’avevo nel cuore come gli altri dischi. Il Metal ispirato dal Folk è sempre stato il mio stile sin da quando suonavo nei Mithotyn. Quindi, a me risulta più naturale scrivere questo tipo di lavori piuttosto che cercare di adattarsi alla voce o allo stile di qualcuno.

E.B. - Secondo me la voce di Mathias si adatta perfettamente al platter perché è molto espressiva e melodica. Sei soddisfatto del suo lavoro?

Stefan - Molto! Ad essere onesti sono stato scarno di nuove idee per un po’ e quindi mi posso ritenere davvero soddisfatto con Northwind. Devo dire di esserne orgoglioso. Non so come avremmo potuto realizzarlo meglio.

E.B. - Perché Kristoffer ha lasciato la band? Sei ancora in contatto con lui?

Stefan - Quando ho iniziato a scrivere le nuove canzoni, il sound era quello tipico dei Falconer e questo mi ha fatto venire in mente la voce di Mathias. Sapevo che la sua voce sarebbe stata l’unica a potersi adattare bene a questo tipo di materiale, mentre Kristoffer aveva interpretato benissimo il repertorio più pesante sull’ultimo album. Anche gli altri componenti della band hanno avuto la stessa impressione, la musica avrebbe tratto benefici da questo cambiamento e ovviamente sapevamo che i fans non ci avrebbero criticato. E’ stata una scelta per il bene collettivo. Non siamo più in contatto né con lui né con gli altri ex-membri perché il nostro unico legame in passato è stata la musica.

E.B. - L’artwork della cover rappresenta molto bene l’atmosfera dell’album: chi l’ha realizzato?

Stefan - Questa volta non avevo idea di come dovesse apparire la cover. Ho mandato il titolo all’artista e gli ho chiesto di farsi venire in mente qualcosa. La copertina traduce il titolo molto bene, mostrando che siamo tornati con il vecchio stile e con il vecchio cantante: quindi è perfetta per l’album.

E.B. - Quanto sei legato alle radici popolari della tua terra? Le influenza Folk che proponete in quest’opera sono quasi epiche…

Stefan - Non sono molto legato alle mie radici. Non ascolto musica Folk. L’unica cosa di cui posso rispondere sono gli aspetti storici dei testi. Gli elementi Folk mi son sempre risultati molto naturali per qualche ragione. Il materiale epico è invece composto per mio desiderio, dato che amo quello stile.

E.B. - Quali sono i contenuti lirici di Northwind? E’ un concept?

Stefan - No, non è un concept. I testi trattano di uno svariato nmero di argomenti, dalla politica alla storia, dall’umanità all’amore ecc. Ho scritto io tutti i testi, ma per me non sono importanti, perché la musica è ciò che mi guida. Tuttavia, dato che si ha sempre bisogno dei testi…mi sono adeguato.

E.B. - Spiegaci allora perché hai scelto Northwind come titolo…

Stefan - Non riuscivo ad avere idee per un titolo e quindi ho guardato i titoli delle canzoni e Northwind mi è sembrato quello migliore perché è corto, facile e dà anche un chiaro segnale che siamo tornati all’Epic/Folk Metal. Quindi mi dispiace non poterti dare un significato più profondo. E’ un raro caso.

E.B. - Avete deciso di inserire classiche canzoni Power Metal a bellissime ballate come Tower Of The Queen: possiamo dire che i Falconer hanno due diversi aspetti stilistici?

Stefan - Penso che abbiamo molti stili: Folk, Heavy, Power, ballad, Rock. La varietà è qualcosa che valuto sempre parecchio.

E.B. - Quanto ha contribuito l’esperienza nei Mithotyn allo sviluppo del sound dei Falconer?

Stefan - Beh, non ho mai avuto mutamenti nel mio song-writing e quindi è solo un’evoluzione naturale. Le melodie, le atmosfere e gli elementi Folk penso siano gli stessi, solo raffinati.

E.B. - Avete impiegato strumenti particolari e folcloristici per registrare alcune parti di Northwind o sono tutte realizzate con le tastiere?

Stefan - L’unico strumento che abbiamo usato in aggiunta è stato un mandolino. Per il resto suono io tutte le tastiere e ti dirò, impiego abbastanza per scrivere gli arrangiamenti.

E.B. - A quale canzone di Northwind ti senti più legato e perché?

Stefan - Tower Of The Queen perché è una canzone divertente da suonare, con un grande coro e tastiere epiche. Costituisce una delle mie realizzazioni di cui sono più orgoglioso.

E.B. - Parliamo del futuro: cosa avete intenzione di fare ora? Andrete in tour?

Stefan - Non come Mathias. La mia priorità era l’album, i concerti sono solo un bonus. Quindi la mia risposta si può tradurre in questo modo: direi di no ma cercheremo di scrivere nuova musica.

E.B. - Ci puoi spiegare qual è il tuo rapporto con l’Italia?

Stefan - Abbiamo suonato una volta in un nostro piccolo tour del 2004, a Bergamo. Mi piacerebbe poter tornare in estate.

E.B. - Per quanto riguarda pubblicazioni di DVD, pensate di registrarne uno?

Stefan - No, ad essere onesti penso che non ne registreremo mai.

E.B. - Infine ti chiederei come vi trovate con la Metal Blade.

Stefan - Penso sia una casa discografica grandiosa per noi, anche se la maggior parte delle sue bands sono molto lontane da ciò che io considero “interessante e bello”. E’ un’etichetta fidata ed onesta.

E.B. - E’ tutto, grazie per aver risposto alle nostre domande. Puoi concludere l’intervista come preferisci. A presto da RockLine.it e buona fortuna per il futuro!

Stefan - Grazie mille. Come ho detto, ci piacerebbe venirvi a trovare in futuro ma penso che sarà in occasione di un festival estivo. Fino ad allora…arrivederci!

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