Bleeding Through
(Marta)
di: 
Jacopo Prada
11/03/2007



 

A poche ore dal loro show milanese, i californiani Bleeding Through concedono a RockLine.it un’interessante intervista, che ci aiuta a conoscere meglio una delle realtà più interessanti del panorama Metal, e più in particolare della scena Metalcore. Solare, simpatica e disponibile, a rispondere alle nostre domande è la bella Marta, tastierista della band americana, che nel corso dell’intervista non rinuncia a ridere e a scherzare, dimostrando una naturalezza a tratti sorprendente. Attaccata al proprio lavoro, così come al parere altrui, Marta fa chiarezza soprattutto sul presente della formazione di Orange County…

J.P. - Ciao Marta, sono Jacopo di RockLine.it, piacere di conoscerti. Come va?

Marta - Il piacere è tutto mio Jack. Sto benone, grazie. E tu?

J.P. - Tutto a posto dai! Partiamo con l’intervista parlando della vostra tournee. Allora, come sta andando il Darkness Over Europe tour 2007? Siete soddisfatti dei vostri show fatti fin’ora?

Marta - Sì, assolutamente, anche se è stato un tour piuttosto altalenante. In Inghilterra, ad esempio, è stato veramente splendido: il pubblico è accorso numeroso e ha reagito in maniera fantastica alle nostre canzoni. Siamo veramente felici, è stata una grande esperienza. Purtroppo in Francia non è andata esattamente così…

J.P. - Perché? Cosa è successo in Francia?

Marta - Diciamo che ci siamo ritrovati a suonare davanti a molte meno persone, in luoghi sperduti nel nulla per giunta. Non è stato proprio magnifico, come invece nel Regno Unito.

J.P. - E qui in Italia?

Marta - Oh, qui da voi è andata decisamente meglio! Soprattutto a Bologna abbiamo ricevuto un’accoglienza davvero calorosa, che francamente non ci aspettavamo. Il concerto, poi, è stato qualcosa di grandioso!

J.P. - Suonando qui in Europa, hai notato qualche differenza fra il nostro pubblico e quello statunitense?

Marta - Sì, devo ammettere che la differenza è quasi abissale. Sarò forse di parte, ma negli States i fan sono quanto di meglio una band possa desiderare: sanno tutti i pezzi a memoria, cantano insieme a Brandan i nostri testi, sono caldi, scatenati, ma sanno anche quando è il momento di usare la testa. Qui in Europa, forse a causa della diversa lingua, abbiamo sempre ricevuto accoglienza più fredda, quasi ci fosse una barriera fra noi ed il pubblico. Non è sempre così: in Inghilterra, appunto, è stato fenomenale. Lì ci piace molto suonare, ma per il resto adoriamo i nostri fan negli Stati Uniti.

J.P. - Durante queste date in Europa avete condiviso lo stage con altre tre grandi band della scena Metalcore: Caliban, All Shall Perish e I Killed The Prom Queen. Quale fra queste preferisci personalmente?

Marta - Hahaha, devo proprio decidere? Vediamo… scusa, ma non saprei proprio come risponderti. Non rientrano sicuramente fra le mie band preferite…

J.P. - Ah, davvero? E cosa ascolti allora nel tempo libero?

Marta - Forse ti sorprenderà, ma io ascolto principalmente musica meno pesante rispetto a quella che suono con i Bleeding Through. Amo band come Radiohead e Coldplay, o comunque musica Rock. Questo soprattutto mentre sono in tour. Quando invece sono a casa mi capita di ascoltare spesso anche musica più aggressiva, pesante, spesso pure Metal!

J.P. - Wow, non lo immaginavo! Beh, parliamo ora del vostro ultimo disco, The Truth. Personalmente ritengo sia il vostro miglior album in assoluto. Secondo te, che cosa ha in più rispetto ai vostri lavori precedenti?

Marta - Innanzitutto ti ringrazio per i complimenti, grazie di cuore, mi fa molto piacere sapere che The Truth ti sia piaciuto! Come sai, io sono l’ultima arrivata in casa Bleeding Through, quindi non posso dirti molto riguardo ai dischi precedenti del gruppo. The Truth è il mio primo lavoro con Brandan ed i ragazzi, ma ne siamo tutti molto soddisfatti. Riteniamo sia il nostro disco più maturo fino a questo momento, ed il pubblico sembra darci ragione a quanto pare: le canzoni di The Truth piacciono molto ai nostri fan che ci vengono a vedere dal vivo!

J.P. - Non ci sono così tante band che utilizzano le tastiere nella scena Metalcore. Come mai voi sì?

Marta - Come ti ho già detto, io sono arrivata da poco quindi non posso raccontarti esattamente il perché di questa decisione. So però che i ragazzi volevano mescolare al tipico sound Metalcore elementi appartenenti a filoni musicali più oscuri. Per questo motivo hanno deciso di inserire le tastiere, al fine di ottenere un perfetto mix fra Metalcore ed atmosfere Dark. Io posso solo ringraziarli, perché altrimenti oggi non sarei qui a parlare con te! Hahaha…

J.P. - Parlando della scena Metalcore, tu ed il gruppo in generale vi sentite realmente parte di essa?

Marta - Per certi versi sì ed altri no. Sì perché è innegabile che quello che suoniamo è Metalcore e dietro a questo genere si è creata una vera e propria scena. No perché Metalcore è soprattutto un’etichetta creata dalla stampa per diversi motivi, fra cui quello di sfruttare maggiormente le vendite e quindi gli incassi…

J.P. - Voi vi sentite comunque più attaccati al Metal oppure all’Hardcore?

Marta - Senza dubbio all’Hardcore. Per quanto il nostro sound abbia innegabilmente forti componenti Metal, la nostra è comunque un’attitudine Hardcore. Molti dei ragazzi della band provengono da complessi Hardcore, inoltre riteniamo di avere un rapporto con la vita piuttosto positivo, tutt’altro che autodistruttivo come può essere nel Metal. Di certo non ci imbottiamo di droghe o cose del genere.

J.P. - Parte del vostro look e appunto l’uso di tastiere possono far emergere una specie di componente Gothic nel vostro stile. Sei d’accordo?

Marta - Sì, certamente. Ripeto, era proprio nelle intenzioni dei ragazzi creare questo miscuglio, dove il Metalcore la fa comunque da padrone, ma i vari elementi Dark, e quindi Gothic, arricchiscono notevolmente il nostro stile sonoro.

J.P. - Sì, infatti ritengo che i Bleeding Through siano una band da tenere d’occhio proprio per questo motivo…

Marta - Ti ringrazio. Anche io penso che le tastiere siano la nostra arma vincente, il nostro asso nella manica!

J.P. - Pensando ai vostri video e alle copertine dei vostri dischi, mi viene naturale domandarti se siete per caso appassionati di film Splatter, o comunque Horror. Sai, spesso sembrate davvero macabri! Hahaha…

Marta - Hahaha, sì hai ragione, ce lo dicono spesso! Non posso certo negare la nostra passione verso il sangue e cose di questo genere, ma nella band ognuno ha comunque idee ed interessi diversi. L’importante per noi è lasciarci influenzare da tutti e tutto, senza porci stupide barriere. E’ anche grazie a ciò che nel corso degli anni i Bleeding Through sono maturati, raggiungendo con The Truth risultanti per noi davvero soddisfacenti. E poi, dai, abbiamo da poco girato anche il video di Line In The Sand, che sarà totalmente diverso rispetto a quelli di Love In Slow Motion e Kill To Believe! Hahaha…

J.P. - Hahaha! Ma pensi che la vostra label vi abbia aiutati in questo percorso di maturazione artistica?

Marta - Sarebbe ipocrita negarlo. Nel mondo di oggi è importantissimo, anzi fondamentale, poter contare sull’apporto di un’etichetta valida. In questo possiamo dirci molto fortunati. La Trustkill crede in noi, ce lo ha dimostrato più volte, e probabilmente senza il suo aiuto, e quello della Roadrunner, oggi non saremmo nemmeno qui a Milano per un concerto! Una buona label però non è tutto. In fin dei conti siamo sempre noi che scriviamo i nostri pezzi, suoniamo e prendiamo le decisioni. Noi restiamo sempre il nucleo fondamentale, l’etichetta è un semplice mezzo, per quanto importante che sia.

J.P. - Cosa avete in mente per il futuro? State già lavorando su nuovo materiale?

Marta - No, devo essere sincera. Al momento stiamo ancora promovendo The Truth. Puntiamo tanto sul nostro ultimo disco, specialmente perché è un album in cui crediamo molto. Riteniamo abbia un enorme potenziale ed intendiamo sfruttarlo appieno, suonando dal vivo il più possibile. Passerà ancora diverso tempo prima di metterci al lavoro su nuovi pezzi. Penso che ciò accadrà non prima del 2008…

J.P. - Tornerete a suonare qui in Europa prossimamente?

Anche in questo caso non ci vedrete per un annetto circa, terminato il Darkness Over Europe tour. E’ un peccato, lo so, ma suoneremo generalmente in giro per il Nord America, salvo magari un paio di date qui da voi in qualche festival estivo. Non posso dirti ancora nulla a riguardo, c’è però questa possibilità.

J.P. - Speriamo di vedervi presto allora! Io intanto ti ringrazio per averci dedicato questi minuti, è stato davvero un piacere per me. Da parte mia e dello staff di RockLine.it ti auguro una buona fortuna per il futuro dei Bleeding Through. Voglio un gran concerto questa sera! A presto, ciao!

Marta - Sono certa che stasera non rimarrai deluso dal nostro show! Anche io spero di rivederti presto, magari a qualche altro nostro concerto. Grazie a te per l’intervista e stammi bene, ciao!

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