Between The Buried And Me
(Tommy Rogers)
di: 
Jacopo Prada, Edoardo Baldini
28/02/2008



 

Dopo aver pubblicato lo splendido Colors, gli americani Between The Buried And Me si apprestano ad intraprendere un nuovo tour a fianco dei celebri Dillinger Escape Plan. A parlare a RockLine.it della genesi di Colors e dei progetti futuri di questa rivelazione del panorama d'oltreoceano è il cantante Tommy Rogers...


E.B. - Ciao! Benvenuti su RockLine.it, è davvero un onore per noi potervi intervistare. Prima di tutto parliamo dell’ultima pubblicazione, Colors. Trovo l’album davvero interessante e credo che rappresenti addirittura una delle migliori uscite del 2007. Che cosa rappresenta l’artwork? Fanno incuriosire quei raggi luminosi…

Tommy - Lo sfondo ritrae molti dei contenuti dei testi. La musica per noi è libertà, un respiro d’aria fresca in un mondo che può davvero deprimerti. Vogliamo che la nostra musica possa rendere positiva ed interessante la vita delle persone. Quindi colori in una terra moderna. La musica raffigura questi nostri colori.

E.B. - Alcune delle canzoni di Colors sono lunghe, superando addirittura in alcuni casi quelle di Alaska. Credi che la loro lunghezza sia il risultato di un certo bisogno creativo o semplicemente lavorate sulle canzoni senza pensare alla loro durata?

Tommy - Non programmiamo del tutto quel lato. Quando abbiamo iniziato a scrivere il disco, sembrava che le canzoni diventassero sempre più lunghe. Ahah. Questo processo di song-writing è stato per ora il più creativo: le idee non finivano di arrivare e certamente non ci possiamo lamentare, specialmente dopo Alaska perché abbiamo avuto un terribile blocco durante la composizione.

E.B. - Qual è la differenza principale tra Colors e Alaska secondo te?

Tommy - Colors secondo me è un disco più maturo. La musica è unita meglio e le canzoni scorrono con più fluidità. Colors ha anche più varietà, mentre Alaska era solo un disco diretto e parecchio brutale. Il song-writing di Colors è stato più rilassante e naturale. Ogni cosa è scaturita in modo organico e facile, mentre per Alaska è stato l’opposto (molto stress e il blocco sopra citato).

E.B. - In Colors ho notato svariate influenze, dal Progressive Rock al Free Jazz, mentre in Alaska, come hai detto tu, c’era parecchio Metal. Che tipo di musica avete ascoltato in questi due anni? Quali sono le bands che hanno influenzato lo stile di Colors?

Tommy - Non abbiamo cambiato i nostri ascolti nel tempo libero tra queste due pubblicazioni, penso che sia solo stato un progresso naturale. Amo tutti i tipi di musica e non sarei in grado di elencare una o due band che mi hanno influenzato durante il processo di composizione. Al momento i miei preferiti sono i nuovi dischi di Mars Volta e Goldfrapp. Mi è interessata parecchio anche la colonna sonora di There Will Be Blood, molto oscura e malinconica.

E.B. - Penso che voi siate una band che generalmente è apprezzata più per il suo stile musicale che per i suoi testi. Ma chi scrive di solito i testi delle canzoni?

Tommy - Ho scritto io tutti i testi per Colors e gran parte delle liriche passate. Un aspetto importante è non forzare mai nulla, voglio che tutto scaturisca naturalmente. Ho volato molto durante Colors e sono rimasto ispirato dall’aria. Non so il motivo, ma è ciò che è accaduto: credo che vedere oltre le nubi sia stato rilassante per me e mi abbia dato ottime idee. E’ davvero bello quando la gente legge i tuoi testi, perché credo che essi siano importanti quanto la struttura musicale.

E.B. - Che tipo di evoluzione musicale dovremmo aspettarci dai Between The Buried And Me in futuro? Hai già idee a riguardo?

Tommy - Chi lo sa! Ahah, non programmiamo mai che cosa faremo dopo. Quando iniziamo a scrivere un disco, stiamo a vedere che cosa accade. E’ ciò che faremo, incrociando le dita che non sia qualcosa di orribile.

E.B. - Nel frattempo siete partiti nel tour della Gran Bretagna con gli straordinari Dillinger Escape Plan. Siete soddisfatti di poter condividere il palco con loro? Com’è nata la collaborazione tra voi?

Tommy - Siamo entusiasti riguardo a questo tour! Abbiamo già intrapreso un tour americano con i Dillinger Escape Plan alcuni anni fa ed è stato sensazionale. Sono ragazzi e musicisti eccezionali. Per noi sono la band ideale con cui condividere un tour. Siamo entrambi aggressivi ed unici, ma non ci mordiamo mai e non proviamo a scavalcarci. Credo che questo sia importante in un tour. Nessuno vuole vedere due gruppi uguali sul palco.

E.B. - Che cosa pensi a riguardo del Progressive Nation ’08? Credo che per voi possa essere un onore suonare accanto a Dream Theater ed Opeth… Sarà anche un tour diverso da quello con i Dillinger Escape Plan, no? Quale tipo di atmosfera preferisci?

Tommy - Quel tour sarà una follia! Sono alquanto nervoso a dir la verità. E’ il tour più grosso che sosterremo in tutta la nostra storia. Speriamo di non gelare tutti i palchi! Ahah. Non so davvero che cosa preferisco perché è un’esperienza nuova anche per me. I miei tour preferiti sono quelli come headliner in club di medie-grandi dimensioni. Mi piace poter suonare molto e portare avanti il nostro show.

E.B. - Quali sono i vostri progetti per il futuro? State lavorando già a del nuovo materiale? Puoi dirci qualcosa a riguardo?

Tommy - Abbiamo cominciato a scrivere qualcosa, ma nulla è stabilito. Abbiamo intenzione di iniziare a scrivere il nuovo album alla fine di quest’anno. Saremo già alquanto occupati on the road.

E.B. - Questa era l’ultima domanda! Grazie davvero per questa intervista. Puoi lasciare un messaggio per tutti i fan italiani. RockLine.it ti augura buona fortuna per il futuro, sperando di poter vedere presto i Between The Buried And Me sui palchi italiani!

Tommy - Grazie per averci ascoltato! Non avrei mai immaginato che la nostra musica potesse arrivare fino all’Italia! E’ straordinario. Speriamo di potervi vedere presto!

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