Dead Meadow a Verona

Giulio Magliulo

Ven 03/04/2015

Interzona - Verona 

Dead Meadow


Se si dice "psichedelia" si pensa subito agli anni settanta, ma questo genere, soprattutto negli ultimi anni, ha preso vie tra le più inaspettate e colorate, ed è stato reinventato da gruppi come Tame Impala o Animal Collective. Tra i gruppi attuali che rientrano nel genere ma restano più fedeli all'approccio originale, ci sono sicuramente i Dead Meadow, che tornano a Verona da Los Angeles a sette anni dal loro ipnotico concerto al mai dimenticato Kroen. Sette anni in cui, dopo il più leggero "Old Growth", più fresco e vagamente pop, uscito per Matador Records (stessa etichetta di Pavement e dei nuovi progetti dei membri dei Sonic Youth, tra gli altri), hanno ripreso la via dell'autoproduzione con la loro etichetta Xemu, per il quale sono usciti i loro ultimi lavori: "Three King", metà live e metà album in studio che più fa risaltare le radici stoner del gruppo, e l'ultimo "Warble Womb", in cui pescano ispirazione da blues e shoegaze ma rimangono sempre fedeli al loro genere e al loro suono. 
I Dead Meadow portano avanti il loro progetto dal 1998 e, dopo qualche cambio di formazione, tornano in tour con i membri originali: Jason Simon alla voce e chitarra, Steve Kille (anche con Pink Mountaintops) al basso e Mark Laughlin alla batteria.

Contributo di 12.00€ (fuori campo Iva ai sensi dell'art.4 del DPR 633 del 26/10/1972). 
Ingresso riservato ai soci.

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